Come Adattare il tuo Mindset Usando i Livelli Chiave

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Come trader discrezionale spesso mi sono imbattuto nel dilemma se prendere profitto da una determinata posizione o se lasciar correre il trade.

La teoria più classica del trading tecnico spiega che lasciar correre i profitti è spesso la chiave per un trade vincente.

Probabilmente ciò non è sbagliato se nella gestione attiva vi è anche la capacità di tagliare in tempo i costi.

Tuttavia per rendere la crescita e i risultati costanti e sani, così come i drawdown, è bene avere un’adeguata gestione.

Ciò significa comprendere anche se il trend in atto di un mercato può arrestarsi o ha ancora spazio d’azione.

Per fare ciò dal punto di vista operativo è necessario lavorare su un grafico pulito, naked. Questo contribuisce a ridurre gli eventuali bias e a mantenere lucidi i ragionamenti e il processo decisionale del trader discrezionale.

L’uso dei livelli di domanda e offerta è un ausilio grafico che serve ad individuare le zone dove i partecipanti al mercato effettuano scambi importanti.

Proprio in queste zone si concentrano la maggior parte delle decisioni di noi trader discrezionali ma anche degli altri partecipanti al mercato.

Si tratta di decisioni di presa profitto, di fare un trade o di stare fermi a guardare.

In questo articolo cercherò di mettere insieme gli elementi tecnici dei livelli di interesse e il tipo di mindset del trader per capire come questi elementi, uniti all’esperienza, possono influire sul raggiungimento dei propri obiettivi.

Andremo quindi a conoscere due tipi di mindset e l’intento è quello di farti riconoscere qual è il tuo assetto mentale dominante e quindi individuare alcuni tuoi punti di forza e debolezza.

Nell’articolo La Price Action Come Modello di Lettura dei Mercati, ho già parlato di quanto sia importante nei processi decisionali di trading avere il giusto connubio di questi ingredienti.

Nell’articolo Elogio della Lentezza del Trader invece ho parlato di come il nostro cervello effettua delle continue valutazioni e accede ad un database a volte antico per valutare le opportunità. Le risposte che però il nostro sistema nervoso fornisce davanti a determinati eventi, per un trader poco consapevole, possono essere disastrose.

Vedremo come il consiglio di rallentare per prendere decisioni sia sempre valido. Vedremo inoltre come la pazienza sia l’altro ingrediente necessario da abbinare alla propria ricetta di trading.

La pazienza è una qualità che unita al rallentamento permette infatti di affrontare situazioni che apparentemente andremmo a gestire in maniera emotiva o istintiva. Aggiungendo costi alla nostra attività.

Infine più avanti nell’articolo fornirò uno schema semplice che può aiutarti a capire di più sul tuo approccio al trading e come questo può influire in maniera positiva o negativa sui tuoi risultati.

Spero ti sia utile.

Perché è importante tracciare i livelli di domanda e offerta nel trading con la price action

I livelli di interesse nella Price Action, non sono semplicemente dei livelli di supporto o resistenza. Rappresentano invece le zone dove il mercato ha reale interesse ad acquistare o a vendere. Si individuano nel time frame settimanale.

E’ di fondamentale importanza avere chiaro dove il mercato può arrestare un trend o addirittura cambiarlo. Ed è proprio in corrispondenza di queste aree che ciò può avvenire.

Il livello di interesse rappresenta una fascia di prezzo dove il mercato può quanto meno reagire. In queste zone, come price action trader, interpretiamo e leggiamo le intenzioni del mercato attraverso il nostro modello.

Capita che i partecipanti al mercato siano anche indecisi. Quindi in corrispondenza di queste aree avvengono degli scambi che possono durare qualche giorno. A volte passano settimane prima di poter leggere o interpretare le reali intenzioni.

In Hereforex le situazioni che piacciono maggiormente in corrispondenza dei livelli di interesse sono le false rotture.

A seguire un esempio su EURUSD, dove nel 2023 il prezzo ha creato una falsa rottura la prima settimana di Gennaio e nella settimana del 13 Marzo.

Piano Operativo e Gestione delle Operazioni

I livelli di domanda e offerta svolgono una funzione chiara nelle seguenti fasi durante il lavoro del price action trader:

  • Redazione del piano operativo
  • Progetto e Gestione delle posizioni long o short
  • Gestione del rischio

Piano Operativo

La redazione di un piano operativo è un prerequisito essenziale in questo lavoro. Svolto nel weekend a mercati fermi permette di non essere influenzato dai movimenti di mercato ma fare delle valutazioni, il più possibile oggettive, sul grafico.

In questo contesto oltre ad avere una view su un mercato, l’individuazione dei livelli permette di:

  • redigere con più chiarezza il proprio piano operativo settimanale
  • capire se durante la settimana è meglio valutare degli ingressi long o short sul mercato. Oppure avere una view sia long che short o rimanere flat.

Se ad esempio il mercato era in un trend short o long ma si è avvicinato in una zona di offerta o domanda molto chiara, è importante che il piano operativo settimanale ne tenga conto.

Se poi si tratta di un livello storico bisogna porre ancora maggiore attenzione: i livelli più sono vecchi, più sono ricordati dal mercato.

Per fare un esempio, qui di seguito riporto il grafico mensile di USDJPY che dopo il forte allungo durato quasi tutto il 2022 ha avviato una fase di ritracciamento dopo la falsa rottura del livello in zona 145$, con un picco fino a 150$.

Da metà Ottobre 2022, USDJPY ha iniziato una fase di ribasso che ha permesso anche di operare a favore di JPY.

Tuttavia a inizio 2023 quando il prezzo ha raggiunto la fascia di prezzo a 127$ (zona di domanda) bisognava fare molta attenzione a nuovi posizionamenti short.

Sul grafico appena visto si vede chiaramente come da qui il prezzo abbia creato sul settimanale una dinamica con due minimi crescenti.

Si vede inoltre come la zona dei 138$ abbiamo comunque arrestato, almeno mentre scrivo, la salita del dollaro americano.

Ma allo stesso tempo si nota chiaramente come il livello intermedio 134$ sia il pavimento di tenuta nel breve.

Un piano operativo per un grafico così formato può prevedere sia long che short, che significa operare con conferme grafiche chiare.

Progetto e Gestione delle posizioni

Quando invece si è davanti al progetto di un trade, facciamo delle valutazioni proprio grazie all’ausilio dei livelli tracciati sul grafico.

Ciò permette certamente di:

  • determinare della probabilità di riuscita di un trade. Un trigger long, troppo vicino a livello di offerta importante, può essere scartato perché ha “poco spazio”
  • decidere dove prendere profitto. Se stai progettando un trade long dopo uno swing sopra un livello di offerta, l’obiettivo diventa il prossimo livello di domanda e/o confluente con delle estensioni del trigger.

In prossimità di un livello è sempre fondamentale tenerne conto e gestire le posizioni.

Serve Pazienza

La pazienza è un’abilità necessaria.

Una volta stilato il piano operativo, pianificato un eventuale trade, dovrai avere la pazienza di attendere un trigger o una dinamica chiara del mercato.

Se sei in posizione, e il tuo progetto prevede un obiettivo più ampio ma sei davanti un livello intermedio potresti prendere profitto e attendere nuove occasioni.

Questo può servire nelle fasi di gestione amministrativa del mese o trimestre, per costruire il tuo obiettivo.

Risk Management

Nelle zone di domanda e offerta si creano spesso delle Price Action molto chiare con trigger del metodo Hereforex.

In generale sono delle zone che aiutano a valutare il posizionamento del proprio investimento o massimo rischio.

Uno stop o investimento di breve termine andrebbe posizionato tenendo conto di queste zone.

In Hereforex lo stop viene usato in termini di paracadute, ovvero in un punto del mercato difficilmente raggiungibile, sopra i massimi di swing.

I massimi o i minimi di swing migliori dal punto di vista qualitativo sono quelli che si vengono a sopra o sotto i livelli di interesse.

Come tracciare i livelli

Per individuare le zone di domanda e offerta ti rimando a questo video di Arduino dove in poco meno di 15 minuti spiega in maniera molto semplice cosa si intende per zone di interesse.

Hai un Mindset Offensivo o Difensivo?

Il trading è quel tipo di lavoro dove possono valere entrambi i concetti che in inglese vengono espressi con la terminologia Playing to Win or Playing to not lose.

Playing to Win, letteralmente significa giocare per vincere. Mentre l’altro concetto rispecchia il mindset di giocare per non perdere.

Di la della traduzione letterale che richiama il concetto di gioco, mi interessa portare l’attenzione sul fatto che il mindset di ognuno di noi potrebbe essere più spostato verso un aspetto che su l’altro.

Un mindset Playing to Win, tende ad essere sempre positivo, a pensare in grande e anche in maniera creativa. Lo possiamo definire Mindset Offensivo.

Un mindset Playing to not lose tende invece ad essere più responsabile degli obiettivi ed è più concentrato a stare al riparo da errori, seppur inevitabili. Questo è certamente un Mindset Difensivo.

Ognuno di noi presenta entrambe le qualità ma sicuramente ve ne è uno dominante, e riconoscerlo può aiutare ad aggiungere consapevolezza e a migliorare nella propria attività da trader.

Vediamo come.

Visione e Concretezza

Nel trading non vanno trascurati elementi come:

  • la visione e la creazione di un obiettivo di lungo termine
  • la capacità di gestione dei propri trade
  • la capacità di capitalizzare i movimenti
  • risk and money management

Questi si combinano con il proprio mindset.

Ai fini di aggiungere consapevolezza, che è l’obiettivo di questo articolo, oltre che fornire dettagli tecnici ed operativi, puoi iniziare ad interrogarti su come lavori nel tuo trading e capire di più sul tuo mindset.

Prova ad individuare il tuo mindset dominante dando uno sguardo ai seguenti punti.

Mindset Offensivo (Playing to Win)

  • tendi a lavorare velocemente
  • consideri alternative al tuo metodo
  • cerchi sempre nuove opportunità
  • sei sempre ottimista sul trade
  • ti deprimi quando il trade non va nella tua direzione

Mindset Difensivo (Playing to not lose)

  • sei più paziente
  • cerchi accuratezza e precisione nei trade
  • sei fedele al tuo metodo
  • valuti sempre gli scenari peggiori
  • ti preoccupi quando i trade non vanno bene

Una volta individuato il tuo mindset dominante potresti comprendere alcuni tuoi punti di forza e debolezza e provare a lavorare per migliorare il tuo trading.

Ad esempio un mindset offensivo, tende a voler ottimizzare i profitti, correndo il rischio di non incassare un trade. Potresti cercare di capire, studiando bene anche le correlazioni, quando è il caso di portare a casa qualcosa che contribuisca a costruire il tuo obiettivo.

Un mindset difensivo invece potrebbe cercare molte conferme anche quando vi è un trigger sano, ben contestualizzato, pianificato e in linea col piano operativo. Potresti in questo caso progettare il trade entrando con un rischio minore o suddividerlo su un mercato correlato se presenta la stessa informazione operativa.

Questi citati sono solo esempi. Ma ti invito a riguardare questi punti e rifletterci.

In ogni caso, quello che voglio ribadire è che un mindset equilibrato nel trading ti permette di agire per non perdere soldi e nello stesso tempo ti fa raggiungere il tuo obiettivo.

Sta a te capire quando stai usando una modalità o l’altra ed usarle entrambe a proprio vantaggio.

E’ caratteristica fondamentale infatti che il trader sia situazionale, ovvero flessibile e che si adatti alle condizioni di mercato.

Come i livelli di interesse possono influenzare il mindset del trader

Prendiamo ora come esempio il cambio AUDUSD. Dall’inizio del 2023 ha mantenuto debolezza decorrelandosi da EURUSD e GBPUSD.

Per tutto il mese di marzo AUD è rimasto inside della candela settimanale del 6 Marzo 2023. Dopo la discesa, il prezzo è stato sensibile al zona di domanda 0.6550 e al numero tondo 0.66.

Successivamente la settimana del 3 Aprile ha creato una Pin Inside Fake Out e anche FTW che poteva essere presa in considerazione per trovare conferme short su daily.

Dopo la convalida il prezzo è tornato su creando una falsa rottura sul livello 0.68 venendosi poi a creare una ulteriore Pin sul settimanale.

In Trading Room ne abbiamo parlato ampiamente. Sebbene il target finale poteva arrivare più in basso a 0.65, abbiamo discusso dell’importanza dei minimi 0.6550, fin troppo vicini alla zona di domanda, dove l’eventuale trade andava gestito.

Ad esempio un ingresso in zona 0.67 una volta arrivati sui minimi, può essere incassato o protetto mettendosi a break-even.

Rimanendo con una view short a questo punto si attende di capire come il prezzo si comporta in quest’area.

Attendendo invece una ulteriore conferma o trigger su daily bisogna sempre fare attenzione a cosa si va a tradare.

Pianificazione e Operatività

Tuttavia per quanto appena detto il piano e l’operatività dovranno tenere conto che il primo segnale short, vicino tale livello, avrà molta più probabilità di essere fallito.

Un mindset offensivo potrebbe non tenere conto di questi aspetti se il focus è sempre l’obiettivo finale di 0.65, rimanendo nell’esempio appena citato.

Una trigger operativo short troppo vicino a dei minimi importanti è sempre di bassa qualità.

Il 28 Aprile il mercato di AUDUSD crea un ulteriore trigger FTW su daily ma avere chiaro il time frame settimanale e il fatto che eravamo vicini al livello, rendeva altamente probabile il fallimento del trigger. Nel caso specifico non è stato neanche convalidato.

Mentre scrivo è il 3 Maggio 2023 e proprio nella giornata di ieri il cambio ha avuto un forte rialzo. Complice probabilmente il rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Australiana. Non posso sapere adesso se la tenuta su questi minimi sia momentanea e quindi il prezzo continuerà la sua discesa.

Così come come non potevo sapere cosa avrebbe fatto la banca centrale australiana e come il mercato avrebbe reagito.

Dovrebbe apparire chiaro come un giusto equilibrio tra mindset offensivo e difensivo in questi casi ci può aiutare a minimizzare i costi e a prendere profitti.

Autocontrollo Emotivo

Ai fini di una migliore gestione operativa sia che il proprio mindset dominante sia offensivo o difensivo, ritengo utili i seguenti passi per avere un maggiore autocontrollo emotivo:

  • rileggere il proprio piano operativo
  • valutare se il trigger sta realmente sconvolgendo il piano qualora sia contrario alla propria view
  • dare un rating al trigger

Questi semplici passaggi ponendosi delle domande ti aiutano a portare il focus sul possibile fallimento o successo del trigger.

Capire infatti quanto spazio c’è tra il trigger e il prossimo livello di interesse aiuta il tuo cervello ad assegnare la sua probabilità di successo e quindi valutare la qualità del trigger.

Operare Short su un Livello di Domanda

Ci possono essere dei casi in cui un piano operativo sia long/short su un mercato. Il che significa che sono valutabili trade in entrambe le direzioni in base alle condizioni di mercato.

Inoltre ci sono anche momenti in cui col giusto approccio e rischio è possibile operare in prossimità di zone di interesse se ci sono le condizioni che indicano una falsa rottura.

Ogni trade può andare a costo ovviamente.

Ma vediamo degli esempi.

Nel grafico seguente abbiamo l’EURUSD che nel mese di Marzo 2023 poteva avere un piano sia short che long. La price action di breve, complice la pin settimanale creatasi a inizio anno, vede un dollaro americano più forte.

Dopo il movimento, il prezzo si ferma in zona 1.0550 e il 28 Febbraio crea un trigger (1) che non va preso in considerazione, soprattutto per la volatilità bassa.

Quando poi si crea una falsa rottura (2) di 1.067 con una FTW, vale la pane considerare il trade anche se siamo in zona di domanda. L’aumento di volatilità, il trend di breve, possono far pensare ad una continuazione delle vendite.

Vale la pena usare il mindset offensivo, per quanto mi riguarda, posizionando uno stop in maniera adeguata, sopra 1.08-1.0850.

Questo trade è evidentemente fallito e quando ritorna la volatilità al ribasso, il 15 marzo, con una ulteriore falsa rottura e trigger doppio massimo lower (3) questo non passa inosservato, anche se ha un leggero spike al rialzo.

Il segnale operativo è certamente interessante.

Un mindset difensivo in questo caso deve aiutare a:

  • individuare il livello di 1.0550 ed essere più cauti. Il prezzo in chiusura infatti rimane sopra il livello.
  • Cercare eventualmente un trade alla rottura del minimo, che indica la voglia del mercato di andare al ribasso.
  • Cercare una dinamica di conferma al più su un time frame a 4 ore, ma meglio se dopo la rottura.

Numeri tondi

Nella price action viene data molta importanza ai numeri tondi. Ovviamente ogni cambio ha la sua natura, ma AUD è uno di quelli che è maggiormente sensibile.

Riporto infine solo un ulteriore esempio su EUR. A Luglio 2023 ha raggiunto la parità, un livello anche psicologicamente importante.

Il prezzo ha fornito diversi segnali che sono sempre stati ripresi.

  • Il 26 Agosto con una Pin bar (1) convalidata e ripresa.
  • Il 1 Settembre con una FTW Power convalidata definitivamente il 6 settembre con una ulteriore FTW (3). Ques’ultima però non è stata rotta al ribasso.
  • Il segnale più chiaro arriva il 13 Settembre (4) creando una vera falsa rottura.

L’esempio serve a mostrare quanto il mercato su questa zona è rimasto in qualche modo incerto, impiegando due mesi o più per poter effettivamente quotare sotto il livello della parità.

Il prezzo del cambio EURUSD è rimasto sotto tale livello da fine Settembre 2022 fino ai primi giorni di Novembre 2022.

I Livelli del Nasdaq

Un livello di interesse ha dunque il vantaggio di essere considerato il punto di arrivo di uno o più trade. Può capitare infatti di avere una view più ampia sul mercato e decidere di fare 1 o 2 trade intermedi in base allo “spazio” disponibile.

Prendiamo l’indice Nasdaq per capire come lungo trend si possa arrestare e comprendere come sia anche necessario combinare la tecnica con il proprio mindset.

L’indice, dopo aver registrato i suoi massimi storici a Novembre 2021, ha iniziato una fase di debolezza a inizio anno 2022.

La zona dei 15000 punti era lo spartiacque di quello che poteva essere un livello di tenuta per una ripartenza o una lateralità. Poco sotto tale livello si trovava il penultimo swing low crescente.

La volatilità dell’indice è aumentata chiaramente sia al ribasso che al rialzo. Proprio in prossimità dei 13300-14000 punti.

Quando il prezzo raggiunge nuovamente i 15000 punti crea una FTW che poi porta ancora giù i prezzi alla rottura. Siamo ad inizio Aprile 2022 e da quando il trend rialzista si è arrestato sono passati circa tre mesi.

Sebbene ci siano stati segnali operativi in questo periodo, dopo un trimestre è arrivata quella che possiamo definire una chiara intenzione da parte del mercato.

Questa informazione operativa aveva spazio almeno fino ai minimi corrispondenti con la zona di 12710.

In questo caso possiamo vedere come il prezzo abbiamo continuato la sua fase di discesa mantenendo la sua debolezza, fino la zona di domanda a 11000 punti.

Non andrò molto nel dettaglio ma puoi vedere come dopo una prima reazione il prezzo è poi tornato giù creando un segnale operativo FTW, anche Doppio Massimo Lower, a metà Settembre 2022.

Anche qui lo spazio operativo era fino i minimi precedenti e quindi la zona di domanda.

E’ da qui che il prezzo ha ripreso poi un trend long che si è andato a costruire col tempo.

Se vuoi capire quanto serbatoio di pazienza è stato necessario per avere chiaro tutto ciò sul settimanale, puoi notare che la prima informazione operativa chiara ben contestualizzata nella struttura del mercato, è arrivata dopo ben 10 settimane dal minimo creatosi a inizio anno 2023.

Si tratta di un trigger che si crea proprio sul livello a 12000 dove si era creato l’ultimo swing low del trend ribassista in atto.

Direi molto chiaro.

Da qui, facendo le dovute valutazioni e considerazioni, si può operare sicuramente long cercando di progettare i trade tenendo in considerazione i livelli precedenti dove eventualmente prendere profitto o gestendo la posizione.

Conclusioni

Mi auguro che con questo articolo tu abbia potuto nuovamente comprendere l’importanza dei livelli di interesse.

Ma soprattutto spero che il piccolo esercizio sulla tipologia del mindset ti abbia potuto dare chiarezza sul tuo modo di operare e come puoi combinare questa consapevolezza con la conoscenza tecnica e la tua esperienza sul mercato.

Come avrai potuto notare diventa così chiaro capire qual è il punto del mercato dove c’è stato interesse e dove effettivamente cambia la view.

Pertanto sarai in grado di capire quali sono i punti e i momenti dove avere un mindset più difensivo o offensivo. Ricordando come in generale è sano cercare di ottenere un equilibrio tra i due ai fini del raggiungimento dei tuoi obiettivi di trading.

Facci sapere se ti è stato utile.

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